Il 20 giugno 2025 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Economia che prevede un intervento importante sulla questione payback dispositivi medici per gli anni 2015-2018. Il decreto introduce una misura di definizione agevolata per le aziende fornitrici: il pagamento del 25% degli importi richiesti da Regioni e Province autonome sarà sufficiente per estinguere i debiti, precludendo azioni giudiziarie.
Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto le imprese interessate dovranno effettuare il versamento ridotto. Le Regioni pubblicheranno gli avvisi di riscontro, informando il Tar del Lazio, per la cessazione della materia del contendere nei ricorsi pendenti. Peraltro, in caso di mancato pagamento, rimangono in vigore le precedenti disposizioni sanzionatorie.
Il Governo ha istituito un ulteriore fondo da 360 milioni di euro per il 2025, oltre a quello da 1 miliardo per il 2023 già stanziato a marzo 2024, destinato a sostenere le Regioni nel riequilibrio dei conti legati alla definizione agevolata. E’ prevista la distribuzione delle risorse secondo criteri proporzionali agli importi originali richiesti nel quadriennio, con erogazione entro 30 giorni dalla comunicazione del recupero da parte delle amministrazioni locali. La differenza sarà a carico delle Regioni come possibile passività nei bilanci 202
Mancata previsione di franchigia a tutela delle PMI
Le Associazioni del comparto medicale, pur riconoscendo lo sforzo, sottolineano l’importanza di applicare una franchigia di 5 milioni di euro al preciso scopo di tutelare le piccole e medie imprese, particolarmente esposte.
Omessa una opportuna dilazione dei pagamenti
Ugualmente, si sottolinea come sia trascurata l’esigenza di accordare una dilazione dei pagamenti sulla base di un piano rateale che possa consentire alle imprese di affrontare l’ingente onere economico in un arco temporale ragionevole.
Riapertura del tavolo tecnico
Le Associazioni chiedono la riapertura urgente di un tavolo tecnico politico, auspicando che, in sede di conversione in legge del decreto, vengano affrontale le questioni irrisolte.